Ogni anno giunti all'epoca della piantumazione delle piante da frutta, mi vengono poste le seguenti domande e problematiche:
1- perchè sono tutte storte alla base?
2- perchè alcuni innesti sono in basso ed altri in alto?
3- perchè sono innestate?
4- voglio una Delizia gialla "naturale" senza portainnesto!
5- vogliio un pero innestato su pero, perchè quello su Cotogno ha gusto di Cotogno.
6- voglio una pianta che non prenda malattie e non superi i 2 metri, ma faccia tanta frutta!
7- perchè non mettete il mastice su tutti i tagli eh? Perchè, eh? Poi muoiono!
8- Mi hanno detto di tagliare 1/3 della lunghezza dei rami a legno ogni anno, però adesso la pianta è troppo alta e la frutta la fa tutta lassù!
9- non voglio le piante in vaso, nel sacchetto costano meno!
10- non voglio le piante in vaso perchè gli avete tagliato i fittoni!
11- (Comprando una pianta a radice nuda) mi mette un pò di terra in un sacchetto vicino alle radici? Così almeno vive....
12- voglio un melo su M9 che non abbia bisogno di cure, non voglio potare e non posso irrigare!
13- mi dia delle piante da frutta da balcone! Le ho viste in TV!
14- voglio 3 meli rispettivamente su M9,M26 e M111, un pero su BA29 o che comunque non sia cotogno mi raccomando, e poi un ciliegio su Franco, non PHLC!
15- nella foto c'è scritto che matura ad Agosto e invece sul vs cartellino dice Settembre!
Partiamo dall'inizio: a cosa servono i portainnesti?
La risposta a questa domanda aiuterà a spazzare via molti dei dubbi che possiamo avere.
I motivi per cui si iniziarono ad usare i portainnesti furono diversi, il primo e probabilmente più importante fu avere la possibilità di piantare una pianta in un terreno inadatto alla sua vita: per esempio un albicocco in un terreno umido e asfittico, che spesso accade di trovare in pianura, innestato su mirabolano può vivere bene, sulle proprie radici avrebbe invece dei problemi.
Un altro motivo fu quello di guadagnare tempo ed avere un apparato radicale più vigoroso e già strutturato. Questo permette di rendere più forti piante che altrimenti sarebbero lente e deboli nella crescita.
Poi vi è la possibilità invece di rendere meno vigorose piante che invece lo sono troppo, favorendo una fruttificazione più precoce e diminuendo la manutenzione a livello di potature.
La ricerca ha effettuato il maggiore sforzo proprio in quest'ultima direzione, quella della riduzione della crescita. Infatti una pianta poco vigorosa spesso tende a fruttificare di più ed in alcuni casi anche a produrre frutti qualitativamente migliori. Le piccole dimensioni delle piante permettono inoltre di piantarle più vicine ed avere una raccolta facilitata.
I difetti riscontrati vertono semmai sulla scarsa capacità di ancoraggio e di indipendenza della pianta a livello di alimentazione. Parlando di un melo innestato su M9, per es., richiederà di essere aiutato da un tutore per tutta la vita ed avrà sempre bisogno di una grande attenzione a livello di irrigazione e fertilizzazione, dal momento che il suo apparato radicale non si diffonderà mai abbastanza da andarsi a cercare le risorse da solo.
LA SCELTA: consiglio di spiegare al vostro fornitore le vostre esigenze e il tipo di terreno che avete, vi potrà dare qualche consiglio utile.
In genere le piante vengono innestate perlopiù su F (Franco), che significa su se stesse nella versione selvatica. In questo caso di solito la pianta è vigorosa e tenderà a portare i primi frutti dopo qualche anno (3/5 anni in base alla specie).
Se le comprate franche di vaso (ovvero con la zolla già tenuta insieme dalle sue radici) di 2/3anni, possono portare i primi frutti già l'anno seguente.
LE RIPOSTE:
1- vi sono molti tipi di innesti, di solito tutti danno una deviazione nel punto d'innesto, specie se fatto a gemma, che rimane su un fianco. A volte sono a spacco, più rettilinei ma provocano un ingrossamento. La pianta con gli anni tende a drizzarsi sempre più, comunque.
2- questo dipende dal tipo di pianta, dal tipo d'innesto e di portainnesto, e dalla scelta del produttore, non fa molta differenza.
3- per adattarle a terreni inadatti, aiutarle se deboli o viceversa frenarle se vigorose.
4- la Delizia gialla "naturale" non esiste, dal momento che è il prodotto di una ibridazione, e se fosse riprodotta da seme non potremmo garantire la varietà esatta.
5- Non è possibile che il portainnesto alteri il gusto e le qualità generali del frutto, al limite può influire sulla pezzatura.
6- tutte queste qualità insieme non sono possibili, in genere una pianta che cresce pochissimo è anche debole, può fruttificare però molto, in proporzione alla dimensione. Tra le piante nane non vi sono le cultivar che cerchiamo, esse sono altre varietà e devono quindi piacere. Ogni cultivar ha delle caratteristiche, si tratta di scegliere il compromesso ideale per voi, senza pretendere l'impossibile però ;)
7- IL MASTICE: un argomento controverso, ho letto anche recentemente le raccomandazioni in merito al suo utilizzo, e da come era impostato il discorso si ha veramente l'impressione che sia la panacea di tutti i mali. Il mastice in realtà va usato con cautela e questo ve lo può confermare qualsiasi professioniata che passa le giornate a potare e innestare più che a scrivere (come me in questo caso). Il suo utilizzo è molto importante in un innesto e su tagli importanti, facendo attenzione a farlo aderire bene alla ferita, altrimenti creiamo invece l'habitat ideale per la nascita di patologie fungine. Nel caso di tagli di piccole dimensioni, tipo le cime di rami più o meno giovani non ha molto senso farlo, se tagliati bene si rimarginano in breve tempo.
8- "Tagliare almeno un terzo dei rami a legno facendo attenzione a burlande etc..." ecco un consiglio formalmente giusto, ma che da l'impressione di essere preso pedestremente da un passaggio di un libro, senza nessun apporto che lo renda fruibile da un neofita, ne consigli basati sull'esperienza personale. Cercherò di pubblicare delle foto per evidenziare l'aspetto di un ramo "a legno" rispetto a quelli fruttiferi più avanti in stagione, quando saranno ben distinguibili. Per ora posso dire che le REGOLE, almeno in questo settore devono essere sempre soppesate e comprese utilizzando il buonsenso. Chiaramente se non si vuol far crescere la pianta oltre una certa altezza per facilitare la raccolta, i rami "a legno", che spesso vengono definiti anche "Astoni" perchè hanno un portamento molto verticale e risultano particolarmente lunghi, non possono essere lasciati, anche se in parte, ogni anno. Una volta raggiunta una dimensione soddisfacente, questi andranno eliminati del tutto ogni anno.
Banalmente possiamo indicare i rami con crescita orizzontale o almeno inclinata come quelli più favorevoli alla fruttificazione, la loro posizione indica una minore vigoria e velocità di crescita, i piccoli rami derivanti da questi sono i più produttivi.
9- le piante confezionate nei sacchetti (detti "pack") sono le meno garantite e anche ad esse sono state spuntate le radici, anzi, mentre nel vaso vi è poi un successivo momento di ricrescita ed attecchimento che le rende sicure, nel sacchetto questo non avviene. Pensate, una volta confezionate non si possono nemmeno più irrigare!
10- Quando una pianta viene spostata dalla terra al vaso ovviamente le radici vengono accorciate, questo anche per farle ramificare più vicino al colletto della pianta. Questo avviene però anche con quelle a radice nuda, i fittoni, radici rettilinee che vanno in profondità, vengono in seguito rigenerate a patto di avere un terreno sottostante sufficientemente morbido e fertile. (ecco perchè si mette lo stallatico sotto alla zolla). Queste radici sono importanti per l'indipendenza della pianta, essendo più profonde sopportano meglio periodi di siccità.
11- la terra appoggiata alle radici, o tenuta insieme da sacchetti o reti, non serve a nulla! L'unica "zolla" che fa la differenza è quella tenuta insieme dalle radici stesse. Quando acquistate una pianta a radice nuda i vantaggi sono: apparato radicale meno limitato e dalla disposizione naturale. Gli svantaggi: il momento della piantumazione è molto breve, la pianta dev'essere senza foglie, totalmente a riposo, ma bisogna piantarla subito, e il terreno non deve essere quindi già gelato. La radice nuda è un ottimo modo di trapiantare le piante, sicuramente molto più idoneo della versione nel pack o sacchetto.
12- se chiedete un tipo di portainnesto particolare, o vi siete informati bene, o chiedete delucidazioni! Se volte un M9 (come nell'esempio) dovete poter irrigare.
13- in TV si vedono e sentono anche tante cavolate! Le piante che fanno vedere sui balconi sono semplici piante da frutta con portinnesti deboli e poi potate o portate a spalliera. Servono un sistema d'irrigazione automatica, cure e fertilizzazioni continue per avere risultati. altrimenti vivacchiano solo.
14- Se chiedete 3 o 4 portainnesti diversi per lo stesso appezzamento e per la stessa specie c'è qualcosa che non va. Una volta stabilito il tipo ideale dovreste usare quello, altrimenti cessa lo scopo. Il BA29 è un tipo di cotogno che rallenta la crescita.
15- I TEMPI DI MATURAZIONE SONO SOLO INDICATIVI! Ogni stagione produce delle differenze (basta pensare a quest'anno, 2011), e ogni microclima ne produce altre. In pratica ci si può riferire al Sud, al Centro o al Nord Italia, con differenze notevoli. I nostri cartellini indicano un tempo relativo alla maturazione da noi, in Piemonte. L'indicazione che si deve cogliere è se la pianta è tardiva, media o precoce.
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