Nome comune: Protea
Famiglia: Proteaceae
Origine: Africa (in gran parte provengono dal SudAfrica, le altre dall'area tropicale a sud del Sahara).
In SudAfrica le chiamano "Sugar bushes", cespugli di zucchero, la P.Cynaroides essendo la King Protea, quella dal fiore più grande, era la "King sugarbush".
Vi sono alcuni uccellini che si nutrono specificatamente del nettare di questi fiori, e sono muniti di un lungo e sottile becco.
La Protea cynaroides è quella a cui tutti facciamo riferimento quando parliamo di questo genere, ma in realtà ve ne sono di forme molto diverse e più insignificanti, che vivono anche in zone diverse.
Il genere comprende circa 117 specie di arbusti sempreverdi caratterizzati da fusti rigidi a portamento quasi eretto di circa 1-1,5 m, poco ramificati; le foglie hanno forma ovale o allungata, verde scuro e cerose. In estate producono alcune grandi infiorescenze del diametro di 10-25 cm, costituite da molti piccoli fiori riuniti al centro, contornati da lunghe brattee colorate.
La forma delle infiorescenze varia a seconda della specie: in alcune assomigliano a grandi carciofi, in altre sono simili a pigne di conifera. Oltre ad essere piante adatte alla coltivazione in terrazze e giardini, le protee resistono 2-3 settimane come fiore reciso, e le specie più spettacolari, coltivate in serie, alimentano un ricco mercato e disponibili nelle fiorerie di tutto il mondo.
Alcune specie:
La Protea compacta è un arbusto eretto, moderatamente cespuglioso, con foglie da oblunghe a ellittiche, sessili, con i margini a corna, lunghe 5-13cm. In primavera e in estate le gemme oblunghe si aprono in capoli ovoidali, larghi 7-10cm, circondati da brattee rosa brillante, raramente bianche, frangiate. H2,5-3,5 x 1,5-2,5m. Sudafrica (Western Cape)
La Protea cynaroides nel 1967 è stata dichiarata fiore nazionale della Repubblica del Sudafrica, dove è stata sottoposta a un lungo lavoro di selezione. Le infiorescenze della Protea cynaroides possono raggiungere oggi anche i 30 cm di diametro. Da tarda primavera all'estate produce capolini a calice o coppa, larghi 12-30cm, circondati da brattee che possono essere da rosa a crema a rosso cremisi intenso. H1-2m. x idem. Sudafrica (Western Cape, Eastern Cape).
La Protea eximia è un grande arbusto o piccolo albero, da arrotondato a largamente colonnare, con steli alquanto robusti e poco ramificato. Le foglie ovate glauche, verde argenteo sfumato di porpora, lunghe 6-10cm a volte hanno margini rossi e sono cordate alla base. In primavera e estate porta capolini di fiori da oblunghi a inversamente coniformi, larghi fino a 14cm, circondati da brattee rosse o rosse sfumate di rosa, frangiate. H3-5 x 2-3m. Sudafrica (Western Cape).
La Protea longifolia (sin. P.minor) ha fogli ascendenti, lineari, sessili, lunghe 9-20cm. Fiorisce durante l'estate producendo capolini oblunghi di 10cm , con brattee da bianco verdognolo a rosa, quelle interne frangiate. H2-3 x 1,5-2,5m. Sudafrica (Western Cape).
La Protea magnifica (sin. P.barbigera) dalla primavera all'estate produce capolini larghi 15cm, con brattee interne bianche con le punte nere e esterne rosa, frangiate con peli bianchi. Anch'essa selezionata, in alcune varietà le infiorescenze possono essere candide come la neve con brattee verdastre, o bianche sui bordi e nere al centro, con brattee rosso fuoco o rosa-arancio. H1,5-2,5m. x idem. Sudafrica (Western Cape).
La Protea repens (sin. P.mellifera) è un arbusto eretto, a volte piccolo albero, con foglie erette da lineari a lanceolate. Dalla primavera all'estate produce capolini a calice larghi fino a 9cm. circondati da brattee glabre, di colore bianco crema a volte con le punte da rosa a rosso scuro, ricoperte di resina viscosa. H2-4 x 1,5-3m. Sudafrica (Western Cape, Eastern Cape).
La Protea scolymocephala dalla tarda primavera all'estate produce capolini a forma di coppa, larghi fino a 5cm circondati da brattee verde-crema, sfumate di rosa sulle punte. H0,9-1,5 x 0,75-1,20m. Sudafrica (Western Cape).
La Protea speciosa (sin. P.barbata) dall'estate all'autunno produce capolini oblungo-caliciformi, larghi 8cm circondati da brattee barbat, da rosa brillante a giallo crema, frangiate con peli bruno-fulvi. H1 x 0,8m. Sudafrica (Western Cape).
La Protea può resistere anche a temperature di poco sotto lo zero (-2 -3°C) ma solo per 12-24 ore al massimo. In inverno, in particolare al Nord-Italia, le piante dovranno essere poste in luoghi riparati (verande). Necessita di almeno alcune ore al giorno di irradiamento solare, in estate meglio al mattino per evitare ustioni solari, nel periodo invernale anche in pieno sole. La posizione dev'essere comunque molto luminosa.
Dalla primavera all'inizio dell'autunno deve essere annaffiata con regolarità, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.
Come substrato un terriccio universale, mescolato con molta sabbia e pietra pomice può andare bene.
Per la coltivazione in vaso è bene impiegare un vaso molto capiente, dove le radici carnose si possano sviluppare al meglio; poche le concimazioni, diluite e con composti poveri di fosforo.
Anche alle nostre latitudini, la moltiplicazione avviene per seme, in estate è anche possibile praticare talee, prelevandole dai fusti prodotti nell'anno. Le piante sviluppate da seme impiegano circa 4-5 anni prima di fiorire.
Di solito le Protee non vengono attaccate da parassiti o da malattie. La carenza di Magnesio può provocare clorosi delle foglie. L'appassimento e la crescita genericamente stentata di solito indicano che il substrato di radicazione è troppo ricco.
"I mini sugarbushes (le specie più piccole e insignificanti), li trovavo anche sugli altipiani del Transvaal, e anche se non le riconoscevo ancora, quelle infiorescenze mi incuriosivano parecchio, non erano piante di cotone inselvatichite, che avevano l'odiosa caratteristica di avere i gusci un pò spinosi che si attaccavano alla divisa della scuola. I fiori erano molto diversi anche se bianchi come zucchero filato internamente. Fu il padrone del coffee-shop dove passavo per comprami la berry-cola (all'epoca i coloranti non erano vietati..) a chiedermi dove avevo trovato quel ramoscello di sugarbush. Siccome la paghetta era poca (50 cent alla settimana), da bravo bimbo (avevo 6/7 anni) di strada che andava a scuola da solo (li si usava ), colsi l'occasione e feci uno scambio alla pari: uno yo-yo della fanta, che costava ben due Rand e un iscrizione alla gara di yo-yo per vincere quello di vetro della Coca-cola, un piccolo sogno; in cambio dell'informazione sul luogo di ritrovamento della pianta. Il gestore pagò senza fiatare e mi fece anche l'occhiolino in maniera simpatica!
Chi l'avrebbe mai detto che il mio primo incontro con una Protea mi avrebbe portato così tanta fortuna? Qualche mese dopo vinsi la gara e mi aggiudicai lo yo-yo di vetro della Coca-cola, con il bordo e la scritta trasparente e lo sfondo in vetro rosso, bellissimo, aveva solo il difetto di essere troppo pesante per usarlo, almeno per me. Quando il gestore me lo dette mi disse "mia moglie ti ringrazia per la pianta.." e fece un cenno con la testa indicando un vaso al fondo del bancone in cui vi erano quegli stranissimi fiori recisi. Mah, contenti loro, pensai...."
Oggi, ogni volta che ne vedo una mi tornano in mente pezzi di vita infantile vissuta nel loro luogo d'origine, se un giorno volete fare un viaggio e vi capita di non sapere che luogo visitare, ricordatevi che Cape Town è uno dei luoghi più belli e interessanti da vedere, almeno una volta nella vita...
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