La Camelia, le esigenze

Fiori di Camelia Sacco Nova

Camelie (Link per vedere le varietà)

Famiglia: Theaceae
Genere: Camellia
Specie: Camellia japonica / Camellia sasanqua

Le Camellie japonica sono tra le poche piante che producono fiori paragonabili a quelli delle Rose. Il loro aspetto è lussureggiante, grazie al verde scuro delle foglie che persistono anche in pieno inverno, ed i fiori grandi e doppi che la rendono una pianta bellissima.
Tuttavia il grande cruccio degli amanti di Camelie è il periodo di fioritura, particolarmente precoce. Infatti iniziano a fiorire a volte anche a Febbraio, di solito a Marzo , e gli sbalzi di temperatura che avvengono in questi periodi possono danneggiare la fioritura ed a volte anche la pianta.

Le Camellia sasanqua (e altre specie come la C.vernalis che vengono di solito confuse con C.sasanqua), fioriscono invece dall'autunno inoltrato (le precoci), fino al pieno inverno (le varietà tardive. Di solito a natale le troverete in piena fioritura o verso la fine nel caso in cui fosse una varietà precoce. I fiori di queste Camelie sono meno grandi e con molti meno petali, i fiori possono essere semplici, con bellissimi stami gialli in vista, o semidoppi. Le foglie sono nettamente più piccole e dalla forma più lanceolata rispetto a C.japonica, ed anche il colore risulta essere un verde meno brillante. La crescita può essere più o meno vigorosa in base alla varietà, ma di solito si sviluppa verticalmente e leggermente più velocemente delle cugine giapponesi. Tutte le altre caratteristiche a livello di esigenze rimangono simili.

La coltivazione:
Sono piante esigenti, infatti richiedono condizioni pedoclimatiche ideali per vivere bene:
- terreno a PH acido (da 5 a 6), e struttura porosa e leggera.
- posizione a mezza giornata di sole.
- concimazioni regolari e frequenti.
- irrigazioni regolari, abbondanti nel periodo di fioritura.
- potature di mantenimento ed irrobustimento dei rami.
- selezione e sbocciolamento dei fiori per evitare eventuali cascole.
- posizione riparata dai venti freddi del Nord nel periodo invernale.

Ecco, questo per averle al meglio, a volte vivacchiano anche in condizioni più avverse.

La potatura:
Possiamo individuare due tipi di potatura: una di "formazione" e una di "pulizia".
Per la prima il momento ideale è al termine della fioritura e comunque, per le varietà molto tardive, prima che le gemme da foglia comincino ad allungarsi, conviene infatti privarsi degli ultimi fiori e potare. L'eliminazione della gemma apicale, permette alle gemme sottostanti di svilupparsi maggiormente e donare alla pianta uno sviluppo più accestito e armonioso. Alcune varietà tendono ad avere una crescita più rapida ed allungata e necessitano quindi di questi interventi, altre sono molto lente e crescono già accestite e quindi non avranno bisogno di potature.
Importante: potate sempre sopra a una gemma e mai sopra a un rametto già sviluppato. In questo secondo caso, infatti, la pianta crescerà solo nella direzione del rametto e non in altezza, assumendo un conformazione scomposta che dovrà essere poi ricorretta in un secondo tempo.
Per effettuare la potatura di "pulizia" non ci sono periodi particolari. Un ramo secco si può tagliare in qualsiasi momento. Se poi una pianta si presenta troppo fitta e piena al suo interno, sfoltirla consente ad aria e sole di passare. Nel potare state attenti a non danneggiare l'aspetto esterno della pianta, "bucando" eccessivamente la chioma.

La sbocciolatura:
La mancata apertura dei boccioli può derivare da più cause e riguarda di solito le piante che hanno fiori con molti petali. Una causa del problema può essere una carenza d'acqua nel periodo ESTIVO, durante il quale si formano i boccioli. Se la pianta è sofferente, il bocciolo può non svilupparsi bene e quindi non riuscire poi ad aprirsi. Anche l'eccessiva abbondanza di boccioli è sicuramente una causa del problema. In questo caso una "sbocciolatura" può sicuramente aiutare la pianta: consiste nel togliere i boccioli in eccesso lasciandone uno o al massimo due per ogni punta di ramo; va fatta non appena il bocciolo da fiore è ben distinguibile sulla pianta (fine settembre).

L'eccesso di fiori:
L'eccesso di fioritura può dipendere sia dalle caratteristiche proprie di alcune varietà, sia da una sofferenza della pianta. Una pianta sofferente, ad esempio perché da troppo tempo nello stesso vaso, tende infatti a bocciolare in eccesso. Il rallentamento della circolazione linfatica aiuta a generare una maggiore fioritura. Si crea però in questo caso un circolo vizioso perché la pianta sfrutta le sue già scarse risorse per produrre fiori che non riuscirà ad aprire. In questo caso si dovrà sì sbottonare ma anche nutrire o rinvasare la pianta. Infine una mancata apertura dei boccioli può dipendere anche dagli sbalzi di temperatura e dalla notevole escursione termica tra giorno e notte.

La mancanza di fiori:
il problema può dipendere da una posizione della pianta eccessivamente ombreggiata (un po' di sole lo vogliono anche loro!) oppure da una eccessiva abbondanza di nutrimento, in particolare di azoto. La pianta sviluppa molto l'apparato fogliare ma produce pochi fiori. Nel primo caso occorrerà spostare la pianta o fare in modo che prenda più luce, nel secondo variare la concimazione diminuendo il tenore di azoto.

La riproduzione:
Da fine estate a fine inverno, far radicare gemme fogliari o talee semilegnose prelevate dai rami dell'anno; o innestare a fine inverno.