Visto che uno di voi mi ha posto il quesito, e negli anni mi è stato chiesto molto di frequente, colgo la palla al balzo per parlarne.
Chi ha o ha avuto la lavanda sa che dopo pochi anni tende ad essere spoglia sotto e ad avere sempre meno foglie, soprattutto se non si pota mai la pianta.
Infatti ha la caratteristica (come molte piante), di mantenere le foglie solo sui rami giovani e fiorire nel ramo dell'anno.
Ovvero fiorirà sul ramo cresciuto dall'inizio della primavera fino all'estate (periodo della fioritura).
La maggior parte della gente pota in estate appena dopo la fioritura o durante la fioritura se vogliono raccogliere le spighe fiorite.
Ottimo, va benissimo, ma visto che ci siete fate attenzione al punto in cui potate, perchè se togliete solo la spiga, favorirete un ramo vecchio e spoglio sempre più alto.
RINGIOVANIRE Quindi la regola è "ringiovanire", ovvero potare basso. In genere si pota i due terzi della lunghezza, ma guardate le foglie rimaste e se potete tagliate più basso, in pratica a partire dalla parte legnosa, quando potate contate due foglioline dal legno ed eliminate il resto. |
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LE DUE POTATURE Un piccolo segreto che mi sono conservato per voi è invece la doppia potatura. |
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SE E' GIA LEGNOSA? Mmmmmm.... ci tocca correre dei rischi, nella mia esperienza posso dire che, se la pianta è nelle condizioni ambientali ideali (ovvero pieno sole e terreno sciolto, ghiaioso), potando sul legno i rami si sono quasi sempre seccati, ma proprio quando pensavo che la pianta fosse morta, ecco che mi ha cacciato dalla base dei rami stessi, diventando in poco tempo una pianta nuova. La cosa migliore è potarla sin dal primo anno regolarmente, oppure se la volevate più bassa, prendere una varietà nana. |
ESIGENZE Ricordate che le esigenze della Lavanda sono ben precise: |
Patisce alcune malattie, ma sono praticamente tutte correlate con l'umidità atmosferica, vedi Oidio e Botrytis.
Nel suo habitat ideale, ben ventilato, con sbalzi di temperatura notte-giorno notevoli, questi problemi non esistono.
Per chi non abita alle Canarie o in Provenza può ovviare con trattamenti a base rameica preventivi.
IL GELO
"patisce il gelo". ...Non è vero! ...
Intanto bisogna distinguere fra le varie specie e varietà, ma la classica lavanda (Lavandula angustifolia) e tutti gli ibridi derivati sono rustici, diciamo con una resistenza fra -10°C. e -15°C.
Ecco la classifica della resistenza:
- Lavandula angustifolia : -15°C.
Lavandula angustifolia Hidcote : -15°C.
(altri ibridi tipo: Jean Davis, Loddon Pink, Munstead, Nana Alba, Twicked Purple..etc.. : -15°C.)
- Lavandula x intermedia (detta Lavandino) : -15°C.
(ibridi di lavandino: -10°C.)
- Lavandula stoechas: -13°C.
(subsp. pedunculata: -13°C.)
- Lavandula dentata: -10°C.
- Lavandula lanata: -10°C.
- Lavandula latifolia: -10°C.
- Lavandula pinnata: -10°C.
- Lavandula viridis: -10°C.
Tutti questi valori sono indicativi e dipendono molto dalle condizioni ambientali, che devono essere ideali.
Buon lavoro! ;)
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