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MANO DI BUDDA

38.00
Fornite in vaso, l'aspetto può variare in base al periodo stagionale
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CitrManoB-V20
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Famiglia: Rutaceae
Genere: Citrus
Specie: Citrus medica
Cultivar: C.m. Sarcodactylus

Detto: "Mano di Budda", "Budda's hand", "fingered cedro"

Genere di circa 16 specie di alberi e arbusti sempreverdi, spesso spinosi, originarie dell'Asia sudorientale e delle isole maggiori del Pacifico orientale. Le foglie sono alterne e semplici, di solito con piccioli allettati. I fiori bianchi a coppa poco profonda, a 5 petali, spesso profumati, larghi 2-5cm, sbocciano in piccoli racemi o corimbi ascellari. I frutti degli agrumi impiegano circa un anno a maturare.

Il Citrus medica (Cedro), è un arbusto di grandi dimensioni, o alberello, spinoso, con foglie verde intenso ellittico-ovate, dentate, lunghe 10-18cm. Dalla primavera all'autunno sbocciano corti racemi di fiori bianchi con sfumature porpora, larghi 4cm, a cui fanno seguito frutti giallo limone da ovoidali ad oblunghi, lunghi fino a 30cm.

Il CITRUS MEDICA var. SARCODACTILUS: si tratta di una malformazione che avviene grazie ad una partizione troppo precoce degli spicchi che tendono quindi ad essere avvolti ognuno dalla pelle esterna. Questo genera un forma anomala del frutto che non è quindi globoso, ma ricorda vagamente una mano dalle lunghe dita.
Molti in occidente pensano che il frutto non sia commestibile ma solo una curiosità, invece nel cedro è proprio la pelle che si utilizza in cucina, dal momento che la parte interna bianca non è amara come al solito ma dolciastra e la si utilizza candita, oltre che tagliata a fette in insalate, ed è molto profumata.
Il cedro "mano di Budda" ha più pelle e meno polpa acida degli altri ed è quindi sempre stato interessante a livello industriale, tuttavia è la sua riproduzione che è rimasta difficoltosa e casuale che non ne ha permesso una grande diffusione.

Analizzando la pianta gli aspetti curiosi sono molti:
- le foglie nuove nascono di un colore nero-brunastro, lucide, molto decorative e diverse dagli altri agrumi.
- i fiori hanno un colore di un bianco opaco con leggera sfumatura bruna che li fa sembrare rosati.
- i frutticini sono anch'essi nero-brunastri e lucidi ed hanno già le "dita" segnate.
- i frutti crescendo cambiano diversi colori e forme, che sono piuttosto casuali, ed inizialmente spesso assomigliano ad una mano che produce il tipico gesto italiano del .."che m..vuoi?".
- l'aspetto finale del frutto passa dal verde al giallo tipico del cedro maturo e la forma può essere molto diversa, con "dita" più o meno aperte fra loro.
- spesso i frutti non raggiungono la maturità e cascano ancora mezzi verdi, soprattutto se la pianta è in un vaso troppo piccolo.

In oriente la "mano" viene spesso messa appesa anche negli armadi per profumare gli indumenti.

Ottime le "dita" tagliate a rondelle da mettere sul pesce o nel gelato al limone o vaniglia

Dimensioni: H3/5m x 2/3m. senza potature di contenimento.
Fiori: da primavera a autunno in racemi. Fiori bianchi sfumati di porpora.
Frutti: grandi, fino a 30cm, con forma casuale che ricorda una mano.
Maturazione: un anno dall'impollinazione.
Terreni: fertili, umidi, ben drenati.
Posizione: pieno sole.
Esposizione: riparata dal vento.
Potatura: pizzicatura sui germogli tutto l'anno, potatura sul legno in estate solo se necessario.
Peculiarità: i frutti hanno gli spicchi rivestiti di pelle commestibile; le foglie nuove nascono porpora scuro.
Temperatura min.: 3/5°C. circa.
Malattie: all'aperto i marciumi radicali; in serra i ragnetti, la mosca bianca e le cocciniglie.