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Mirtillo siberiano TUNDRA®

16.90
Fornite in vaso, l'aspetto può variare in base al periodo stagionale
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LonKTund-V17
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Famiglia: Caprifoliaceae
Genere: Lonicera
Specie: Lonicera caerulea var. Kamtschatica / sin. L. caerulea var. edulis
Detto: "mirtillo siberiano", "Honeyberry", "Blue Honeyberry"

Genere comprendente circa 180 specie di arbusti sempreverdi e decidui e rampicanti volubili, molto diffusi nell'emisfero settentrionale, dove crescono sia nei boschi sia nei luoghi rocciosi. Si coltivano principalmente per i fiori tubulari o imbutiformi o campanulati, spesso profumati, che sono bilabiati o hanno 5 piccoli lobi espansi. Le foglie sono a paia opposte e di solito semplici. Si possono coltivare in situazioni molto diverse: le rampicanti su muri, arbusti o su un albero; le arbustive, in bordura, come siepe o tappezzante.

La Lonicera caerulea var. Kamtschatica, detta MIRTILLO SIBERIANO, è un arbusto di medie-piccole dimensioni originario della penisola di Kamchatka Krai, nell'estremo oriente siberiano. Questa pianta non ha nulla a che fare con i veri mirtilli, e viene chiamata così in italia per via dei suoi piccoli frutti allungati, blu scuro che hanno un gusto delicato che ha note di mirtillo e kiwi, c'è chi dice anche un retrogusto di lampone. I frutti hanno una buona quantità di vitamina B e C e di antiossidanti, ed essendo la maturazione molto precoce, già entro Maggio, la raccolta si colloca in un periodo in cui gli altri frutti di bosco non sono ancora pronti. Molto resistente al freddo, produce fiori gialli anch'essi resistenti alle gelate fino a -10°C. L'arbusto non richiede grandi manutenzioni, ma dopo la raccolta è utile una potatura corta che favorisca la produzione di rami nuovi che l'anno seguente fruttificheranno. Da metà estate in poi nel nostro clima la pianta va in dormienza, le foglie anneriscono e si staccano lasciandola perlopiù spoglia. 

Varietà TUNDRA®, molto produttiva...

Dimensioni: H100/150cm, raramente oltre (ne esistono di esemplari fino a 2 metri). Portamento ricadente.
Fiori: la fioritura è precoce, già a tra Febbraio e Marzo. I fiori resistono bene al gelo (-10°C.) e sono imbutiformi, di piccole dimensioni, bilabiati di colore giallo chiaro, con stami prominenti. Autosterili.
Frutti: I frutti sono piccoli, non superano i 2cm, allungati, color blu scuro, leggermente pruinosi, con punta tronca leggermente rientrante. Vanno raccolti a maturazione avvenuta, quando hanno la polpa ancora verde possono essere particolarmente amari. I primi due anni può non fruttificare.
Maturazione: molto precoce, già entro Maggio.
Terreni: non ha esigenze a livello di PH (sopporta dal 3,9 al 7,7), sebbene cresca meglio in terreni da neutri a acidi (5,5 - 6,5). Richiede terreni con buona percentuale di materia organica, umidi ma ben drenati. Non sopporta la siccità.
Posizione: pieno sole per ottenere risultati soddisfacenti nel suo habitat d'origine, mezza giornata da noi può essere più adatta.
Esposizione: richiede una certa quantità di freddo invernale, e quindi non è adatta per le regioni più calde. Non ha esigenze a livello di esposizione.
Potatura: non necessaria i primi tre anni. In seguito conviene rinnovare ed ordinare la ramificazione per favorire getti laterali fruttificanti.
Peculiarità: è necessario avere due piante di varietà diverse, per produrre frutti mediante impollinazione incrociata. Da metà estate in poi nel nostro clima la pianta va in dormienza, le foglie anneriscono e si staccano lasciandola perlopiù spoglia. 
Temperatura min.: fino a -40°C. circa
Malattie: a volte l'Oidio.