"Madernassa" / sin. "Gavello"
1784 circa, Italia (riconosciuta nel 1914)
Albese, Valle Grana, Cuneese
La Madernassa è un'antica varietà molto probabilmente nata da un incrocio naturale fra un Martin Sec con il selvatico. Il seme caduto in un appezzamento della cascina Gavello della Borgata Madernassa, zona collinare fra i paesi Guarene e Castagnito, produsse un'ottimo albero sano e vigoroso che quando cominciò a portare i primi frutti si fece subito apprezzare dal proprietario che decise di propagarla mediante innesto su altri peri presenti.
Ben presto la varietà si fece conoscere e venne riprodotta anche dai vicini ed in seguito in tutto l'albese. Inizialmente la varietà venne chiamata "Gavello", ma in seguito prese il nome di "madernassa".
Abbiamo considerato con buona approssimazione il suo anno di nascita, dal momento che la pianta madre venne abbattuta nel 1914 ed aveva ben 130 anni.
L'albero risulta essere vigoroso, rustico, particolarmente fertile, soggetto ad alternanza produttiva nelle piante vecchie o innestate su franco. La fioritura avviene in epoca medio-precoce, e la pianta produce anche frutti partenocarpici (senza semi). Il frutto è di dimensioni medie o medio piccole, piriforme, piuttosto regolare e leggermente appiattito alle due estremità, con picciolo medio lungo, sottile, buccia sottile e piuttosto ruvida, dura, rugginosa, verde giallognola, soffusa di rosa pallido con molte lenticelle. La polpa è bianco giallognola chiara, croccante, poco granulosa, leggermente aromatica, di sapore dolce e leggermente tannico.
La Madernassa è una pera ideale da cuocere, condizioni nelle quali il suo gusto diventa unico, anche se si può mangiare cruda, quando matura.
Dimensioni: vigoria elevata.
Portamento: eretto.
Produttività: elevata, a volte incostante.
Fioritura: epoca medio precoce. Elevata allegagione.
Impollinazione: autosterile, mediamente partenocarpica. Ben impollinata da: Martin Sec, Cedrata Romana, Curato.
Frutti: medi (150g. di media), piriforme, piuttosto regolare e leggermente appiattito alle due estremità, con picciolo medio lungo, sottile.
Buccia: sottile e piuttosto ruvida, rugginosa, verde giallognola, soffusa di rosa pallido con molte lenticelle.
Polpa: La polpa è bianco giallognola chiara, croccante, poco granulosa.
Sapore: leggermente aromatica, di sapore dolce e leggermente tannico. Una volta cotta tutti i suoi aromi si moltiplicano e il frutto diventa un vero dolce.
Maturazione: tardiva. Si raccoglie da Ottobre e il frutto matura da Novembre a Febbraio.
Conservabilità: Buona. Conservabile fino a Febbraio.
Peculiarità: varietà antica. Si consuma sia cotta che fresca.
Malattie: resistente alla ticchiolatura.
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