Famiglia: Solanaceae
Genere: Lycium
Specie: Lycium barbarum / sin. L. halimifolium
Varietà: L.b. Tibetano
Detta: "pianta della giovinezza", "Goji", "Goji berry"
Genere di circa 100 specie di arbusti spinosi, decidui, sempreverdi, spesso scandenti, che si trovano nelle regioni temperate e subtropicali, solitamente in terreni asciutti. Le foglie sono intere ed alterne, e i fiori imbutiformi o tubulari sono portati singolarmente o a mazzetti di 4 dalle ascelle fogliari.
Il LYCIUM BARBARUM, detto "GOJI", originario della Cina, è un arbusto deciduo, variabile, vigoroso, eretto o espanso, talvolta scandente, spesso spinoso. I lunghi rami arcuati portano foglie strettamente oblungo-lanceolate, elittiche od ovate, da verde medio a grigio-verdi, lunghe fino a 6cm. A fine primavera e in estate produce piccoli mazzetti di 1-4 fiori imbutiformi, porpora, lilla o rosa, lunghi 9mm, seguiti da bacche ovoidi, rosso arancione o gialle, lunghe fino a 2cm.
Il GOJI originale TIBETANO è considerato uno dei "GOJI" migliori anche a livello di Gusto, assieme alla varietà Ningxia, e più adatto del Goji cinese generico ad essere essiccato. Le sue bacche hanno una forma leggermente allungata e risultano un pochino più lunghe della sua specie; in particolare questa varietà è la prima della quale furono scoperte le eccezionali proprietà.
Dimensioni: H3,5 x 5m. inizialmente a crescita veloce, rallenta con gli anni.
Fiori: piccoli fiori imbutiformi di solito rosa; fiorisce dalla fine della primavera.
Frutti: I frutti sono delle piccole bacche rosso-arancioni, lunghe max 2cm, famosi per le loro proprietà vitaminiche. Il loro sapore è paragonabile a quello del mirtillo, uva passa, lampone e fragola.
Maturazione: da fine etate all'autunno.
Terreni: moderatamente fertili, ben drenati, abbastanza asciutti.
Posizione: pieno sole.
Esposizione: non ha particolari esigenze.
Potatura: non necessaria, salvo quella di pulizia; accorciare le siepi in primavera, cimare a inizio estate.
Peculiarità: ha una concentrazione di proprietà vitaminiche e antiossidanti mai viste in nessun'altro frutto fino ad oggi.
Temperatura min.: -20°C. circa
Malattie: nessuna
Non è tutto: perché i polisaccaridi, in associazione con le fibre presenti nelle bacche, hanno rivelato anche una buona attività probiotica, favorendo la crescita e lo sviluppo di flora batterica benefica a livello intestinale, che ha portato a un potenziamento della parete intestinale e una regolarizzazione della risposta immunitaria, chiamata in gioco nelle patologie allergiche.
Il nome "Goji" fu inventato nel 1973 dall'etnobotanico nord-americano Bradley Dobos. Nelle valli Himalayane, della Mongolia, del Tibet crescono spontanee, e nelle provincie di Xinjiang e Ningxia in Cina, vengono coltivate da migliaia di anni queste piante, di cui vengono usate le bacche nella medicina tradizionale cinese.
Oltre che mangiate fresche, le bacche di goji si prestano ad essere essiccate al sole e diventano facilmente conservabili fino alla successiva raccolta, senza perdere le proprietà in esse contenute. Frullate possono essere mescolate con altre bevande o impasti.
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