Giappone / "Nijisseiki" x "Cojuro"
Famiglia: Rosaceae
Genere: Pyrus
Specie: Pyrus pyrifolia
Cultivar: Pyrus p. Shinseiki
Detto: "Pero cinese", "Pera-mela"
Genere di circa 30 specie di alberi e arbusti eretti, perlopiù decidui, presenti nei boschi, nei luoghi rocciosi e sui pendii collinari dell'Europa, dell'Asia da occidentale a orientale e dell'Africa settentrionale. Sono coltivate per il portamento, i fiori e i frutti. Le foglie sono alterne, intere, di rado lobate, da ovate a oblunghe, ellittiche od ovali, con i margini spesso dentati; alcune hanno bei colori invernali. I fiori a 5 petali, di forma a piattino o a coppa, raccolti in racemi ombrelliformi, sono bianchi, a volte rosa, e di solito hanno le antere rosse. I frutti sono da globosi a tipicamente periformi.
Il Nashi (Pyrus pyrifolia) è originario della Cina centrale, dove viene chiamato "Li" (il termine "Nashi" è invece giapponese e significa "pera"). La specie è diffusa anche in Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia. Alla fine degli anni '80 ha incominciato ad essere coltivato anche in Europa. Si differenzia dalla pera comune soprattutto per la forma, rotonda e appiattita, simile a quella della mela (da cui la definizione impropria di "pera-mela"). Pianta vigorosa e piuttosto rustica che si adatta alla maggior parte delle aree frutticole italiane.
I fiori sono particolarmente decorativi, nascono bianchi, ma il bordo del petalo viene spesso imbricato di rosa grazie al fresco notturno. I fiori sono complessivamente di dimensioni maggiori rispetto a quelli del pero.
La varietà SHINSEIKI è di vigoria moderata di tipo Spur, semi-autofertile, con un portamento naturale piramidale che può essere allargato mediante potatura. Produce frutti di media pezzatura, e sono di forma sferico-appiattita, color verde-giallo. Buoni.
Dimensioni: Hmax.3m.
Fiori: Fioritura medio-tardiva.
Frutti: di media pezzatura se ben diradate, altrimenti medio-piccola. Buccia liscia color giallo-verde coperti di lenticelle, polpa tenera, succosa, aromatica, di media zuccherinità.
Maturazione: medio-precoce, avviene ad Agosto, in maniera poco scalare. La conservazione è di circa due mesi.
Terreni: predilige terreni leggeri, fertili, irrigabili, con pH sub-acido soffrendo di clorosi ferrica e carenza di magnesio in quelli argillosi e calcarei.
Posizione: sole.
Esposizione: meglio se riparata dai venti.
Potatura: simile a quella per il pero. Oltre alla classica forma a palmetta si adatta bene a tutte le forme guidate e legate (tipo a spalliera).
Peculiarità: molto resistente al freddo invernale, può subire danni dalle brinate tardive, specie durante la fioritura. anche se da giovane la pianta risulta abbastanza vigorosa, diventa presto più lenta nella crescita, dando anche meno manutenzione a livello di potatura. Invecchiando la corteccia diventa molto scura, quasi nera, molto decorativa.
Temperatura min.: -20°C. circa.
Malattie: disseccamento batterico, carpocapsa, psilla, ragnetto rosso, ticchiolatura.
Impollinazione: varietà parzialmente autofertile. Possibili impollinatori per migliorare l'allegagione: Hosui, Nijisseiki, Hakko, Cojuro.
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